venerdì 24 settembre 2010

Dopo mesi di silenzio.... e apparizioni



Quella che vedete qui sopra in un piedistallo d'eccezione è l'ennesima madonnina presente nel territorio di Vicenza. Qui ci troviamo a Montorso Vicentino al centro della recente rotatoria che smista il traffico tra il centro del paese, la cosidetta Montorsina, che collega Montorso con Montecchio Maggiore e la strada principale che prosegue per Arzignano. 

Quindi ricapitolando ad oggi abbiamo madonnine di questo tipo (in ordine sparso e limitandoci al territorio Berico): a Vicenza, ad Altavilla Vicentina, a Brendola, a Montecchio Maggiore, ad Arzignano, a Chiampo, a Trissino, a Brogliano e infine a Montorso Vicentino (salvo rimozioni di cui non siamo informati).Con le madonnine di Trissino che appaiono e scompaiono complice lo sfalcio delle aiuole...


Una bella squadra non c'è che dire...

mercoledì 23 giugno 2010

Il parere agli "esperti"

Oggi riprendiamo un vecchio articolo de "Il Giornale di Vicenza". Occasione per un "ripasso".

Lunedì 15 Settembre 2008
FEDE O SUPERSTIZIONE? Il parere di un ateo 
«Le madonnine alle rotatorie non evitano incidenti»
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Come socio della sezione di Vicenza dell’UAAR (unione degli Atei e Agnostici Razionalisti) voglio esprimere alcune considerazioni sull’esposizione, negli ultimi tempi, delle statue della Madonna nelle rotatorie di strade vicentine e di paesi limitrofi.
L’opinione comune su questa iniziativa è stata sintetizzata dall’assessore alla viabilità e alla polizia locale di Arzignano, Gianfranco Signorin (dal G.d.V. del 18 agosto, articolo a firma di Nicola Rezzara): «Non ho idea di chi vada di notte a mettere le
madonnine nelle rotatorie, ma sto con lui - spiega - devo approfondire quanto è previsto dalla legge, ma considero le madonnine nelle rotatorie un simbolo di tradizione, fede e tolleranza, ed anche un invito ad alzare il piede dall’acceleratore». L’assessore conclude augurandosi che le Madonne non vengano rimosse.
 
È possibile condividere le tesi espresse dall’assessore, così vicine, purtroppo, al comune sentire? Io ritengo di no. Le tesi dell’assessore Signorin si fondano sul seguente presupposto: non sono sufficienti, per garantire la sicurezza degli automobilisti, le norme dello Stato che regolano la circolazione stradale, ma occorre un prestito dalla cristianità.
Non c’è dubbio che le madonnine siano un simbolo della tradizione cattolica; ma forse l’assessore ignora che la convivenza civile dei cittadini di Vicenza, Arzignano, Altavilla, ecc. non si fonda sulla religione cattolica, ma su un patto garantito dalla Costituzione della Repubblica da cui derivano, attraverso i processi tipici della democrazia liberale, le norme che regolano anche la circolazione stradale. Se così non fosse, sarebbe impossibile contestare una contravvenzione ad un non cattolico!
Che la Madonna inviti ad alzare il piede dall’acceleratore mi pare un’offesa alla sacralità dell’immagine, ma di questo dovrebbero saper meglio giudicare le gerarchie ecclesiastiche.
Insomma, è utile inserire le Madonna nelle rotatorie al fine di prevenire gli incidenti stradali?
Possono esserci, qualche volta innocue, in altri casi però nocive, delle risposte sbagliate ad esigenze giuste. Cioè all’esigenza di sicurezza sulla strada si dà una risposta sbagliata, all’insicurezza rispondiamo con una operazione, l’esposizione della Madonna, che psicologicamente riduce l’insicurezza, ma che certamente non serve a prevenire gli incidenti stradali. Infatti gli incidenti stradali dipendono dalla velocità eccessiva, dalla stanchezza, dall’assunzione di bevande alcoliche; sarebbe opportuno esporre le Madonne nei bar, o inserirle nei tachimetri, se si volesse operare in modo efficiente.
È molto difficile distinguere la fede dalla superstizione.

 
La superstizione è un insieme di credenze nell’influsso di fattori extraterreni sulle vicende umane. Chi afferma che l’esposizione della Madonna nelle rotatorie protegge i credenti dagli incidenti stradali dovrebbe fornire delle prove di tale affermazione basate su una indagine rigorosa; altrimenti istituisce arbitrarie relazioni di causa-effetto tra fenomeni scorrelati mostrando di aderire ad un pensiero di tipo magico-simbolico che appare del tutto inefficace per affrontare i problemi che pone il mondo moderno.
Giuseppe Fera docente al liceo “Quadri” di Vicenza.

Fonte: Il Giornale di Vicenza

lunedì 15 marzo 2010

Ne parla anche l'Arena

Lungo l'ex statale spuntano le «Madonnine dei rondò»
A SAN BONIFACIO e SOAVE:
Quattro quelle collocate nelle ultime settimane sulle principali rotatorie nell'Est veronese. Chi le ha collocate? Il suo nome rimane un mistero ma si conosce lo scultore che le ha realizzate e abita in provincia di Vicenza

20/10/2009
Lungo la ex statale 11 spuntano le «Madonnine dei rondò»: finora ne sono state contate quattro, e sono posizionate già da qualche settimana, ma nessuno sembra averci fatto caso. Partendo da ovest verso est, la prima si trova sopra la cabina Enel nella rotonda all'incrocio della Sr 11 per Castelletto-Belfiore. La seconda, su un piedistallo di cemento, è nel bel mezzo del rondò all'ingresso di Soave. Ce n'è una terza alla rotonda dell'ex casello autostradale mentre la quarta è posizionata ai piedi della scultura lapidea sull'aiuola spartitraffico a Villanova.
Le «Madonnine dei rondò» sono tutte uguali: molto semplici quanto a fattura, candide, e fissate alla base prescelta con il cemento. Due le particolarità: la prima che si incontra proveniendo da ovest è piuttosto inclinata mentre la terza ha qualcosa in più. La statuetta nella rotonda dove c'era il vecchio casello di Soave-San Bonifacio, ha la veste dipinta di un tenue azzurro. E' piuttosto difficile vederla perché volge lo sguardo proprio all'autostrada ed è ai piedi di un albero, coperta dalle fronde.

Qualcuno ci ha messo davanti anche dei fiori artificiali, e ci sono due fogli coperti dal cellophane a raccontare, forse, la sua storia. Su uno si legge la «Preghiera della vedova», sull'altro una «Preghiera a Maria»: è quest'ultima a raccontare qualcosa perché in calce alla preghiera c'è scritto «Costabissara, 10 marzo 1996». Di più, l'esordio della preghiera recita «Stasera sono venuto qui…» e questo avvalorerebbe l'ipotesi che le Madonnine vengano piazzate da mani sconosciute proprio di notte.
A differenza delle altre, però, tanto il colore della statuetta quanto quello dei fiori finti fa pensare che nascosta dalle fronde la Madonnina ci sia da tempo: il fatto strano è che il basamento su cui sporge è esattamente uguale a quello della rotonda in ingresso a Soave. Un piccolo giallo, insomma, c'è perché se la mano sembra la stessa, i tempi del posizionamento delle Madonnine sono senza dubbio diversi.

Poco più di un anno fa lo stesso fenomeno, quello delle «Madonnine dei rondò», interessò il vicentino: anche lì spuntarono come funghi le ribattezzate «Madonnine del traffico». Una breve inchiesta giornalistica appurò che il «papà» delle Madonnine di cemento si chiama Gianluca Marcegaglia, ha 41 anni e abita a Costo di Arzignano. Marcegaglia, al ritorno da un pellegrinaggio a Lourdes, aveva portato con sé una bottiglietta di acqua benedetta che aveva utilizzato per forgiare un calco: in questo modo sono nate centinaia di statuette. Marcegaglia, stando a quanto poco più di un anno fa raccontò la madre Angelina, realizza le Madonnine nel suo tempo libero per poi venderle o regalarle. La signora fu perentoria nel dire che non è il figlio a installarle nottetempo, nei rondò. Specificò anche, però, che le Madonnine del figlio erano state acquistate anche da persone di altre province.

Quelle statuine, come abbiamo avuto modo di verificare, sono identiche a quelle installate lungo la regionale 11 tra Soave e San Bonifacio. Su questa pista ci ha messo don Albano Mascotto, parroco di Villanova: «Sì, mi sono accorto di quella a Villanova, mi sa che è la stessa cosa accaduta a Vicenza. Personalmente a me questa cosa non piace», dice don Albano, «non condivido questa forma di pietismo popolare. La considero una iniziativa individuale perchè la vera devozione si vive all'interno della comunità. Cose come queste le considero poco serie: i segni si danno concretamente, nella vita di tutti i giorni».
Nessuno o quasi, come detto, ci ha fatto caso: «Non le ho viste», dice monsignor Luigi Verzè, parroco di Soave. «In parte, però, ci sono abituato. E' una forma un po' ingenua e improvvida di qualcuno di diffondere il suo personale momento di Grazia. Non condivido, però, questo tipo di scelta». Nemmeno don Giuseppe Miola, parroco del Duomo di San Bonifacio, ne sapeva nulla: appare contrariato ma si limita a dire che del fenomeno non ne era a conoscenza.
Fatto sta che a far notare la presenza delle incosuete inquiline a qualche automobilista, incuriosito più dalle incursioni della giornalista e del fotografo nei rondò, salta fuori un po' di tutto: chi attribuisce il fenomeno alla realizzazione di un voto di qualcuno uscito indenne da un sinistro automobilistico, chi lo prende come gesto di devozione di qualche gruppo di preghiera, chi pensa ai devoti di Medjugorje, chi a qualche fanatico. In linea di massima, però, non c'è condanna, anzi: «Per chi crede, vedere una Madonnina in un rondò ti fa venire voglia di recitare un'Ave Maria».

Fonte: L'Arena

giovedì 11 marzo 2010

Madonnina bis

Come preannunciato siamo sempre in località Sant'Agostino(Vi): altra rotonda, altra madonnina, ma in questo caso l'esemplare è diverso. A mio giudizio è molto più commerciale, un normale acquisto insomma.
Spunta, perciò una nuova ipotesi: esiste la possibilità che qualcuno che le tiene normalmente in casa o in giardino, tutto ad un tratto se ne "liberi" piazzandole in rotatoria? Mah, difficile saperlo...

Quello che appare certo è che questi due avvistamenti abbiano padri diversi... to be continued...






Segnalazione di: Daniela

venerdì 5 marzo 2010

Madonnine in ognidove

Anche Sant'Agostino ha la sua (e non è neanche l'unica, come vedremo prossimamente su questi schermi). Si può dire che questa statuetta sia di fattura "classica": colore bianco (più bianco non si può) e piedistallo a tubo di puro cemento (grezzo). Anche questa Madonnina è rivolta verso un singolo accesso alla rotatoria: un caso? una scelta mirata? bah...

Certo è che in una località che porta il nome di un Santo (e che Santo!), l'avvento di queste madonnine potrebbe aver creato qualche incidente diplomatico nei piani alti (in paradiso ad esempio). Scherzi a parte, gli avvistamenti continuano... to be continued...




Segnalazione di:
Daniela

venerdì 26 febbraio 2010

Madonnina dell'Enel

Nella foto siamo in prossimità di Caldiero(Vr). Una madonnina pendente spunta tra le erbacce, mentre sullo sfondo sfreccia un'auto. Come piedistallo una centralina della luce o del telefono. Un aiuto divino contro le bollette-pazze? ...to be continued...



Segnalazione di: Daniela

mercoledì 17 febbraio 2010

Madonnina industriale

Anche Montecchio Maggiore ha la sua statuetta. L'ho ribatezzata "industriale", perchè è proprio lì che si trova: in zona industriale.

Comunque, l'invasione delle Beate Vergini sembra non avere fine. Purtroppo non riusciamo a collocarle temporalmente in ordine di apparizione, ma di certo c'è che il fenomeno non si è ancora fermato... to be continued...



giovedì 28 gennaio 2010

Quando tutto è cominciato...

Domenica 10 agosto 2008

DA TRE SETTIMANE. Inspiegabilmente compaiono e scompaiono statue mariane nella zona ovest di Vicenza
Rotatorie come capitelli - Il giallo delle madonnine di Sara Marangon
Tutte di uguale fattura, le misteriose statuette sono sempre posizionate sopra un piedistallo di cemento


Il mistero s’infittisce. Nell’afa estiva che sta attanagliando da qualche tempo la nostra città, un "giallo" tiene sulle spine i vicentini rimasti a casa. Sono in pochi, infatti, a non aver notato le numerose madonnine apparse da circa metà luglio in diverse rotatorie di Vicenza e provincia.
Le statuette, tutte di uguale fattura e alte una trentina di centimetri, sono sempre posizionate sopra una colonnina di cemento. Niente scritte o numeri, solo qualche coccio a decorarne il piedistallo.

La domanda nasce quindi spontanea: chi si nasconde dietro a questa invasione di Sante Vergini?
Forse un buontempone, o magari un fervente cattolico della madonna di Monte Berico.
Fatto sta che nemmeno le forze dell’ordine, ormai a conoscenza del mistero apparso già alcuni giorni fa nelle pagine del Giornale di Vicenza, hanno voluto togliere le statuette dai rondò. Così, quelle che sono già state soprannominate le "madonnine del traffico" continuano a fare bella mostra di se e, chissà, anche a proteggere i numerosi automobilisti che le circondano.
E se il compito di quelle Vergini, almeno nella mente del loro ideatore, non fosse altro che quello di "vegliare" sui conducenti più spericolati, proteggendo in un certo qual modo le loro sconsiderate corse tra le vie beriche?

Vicino al ponticello della trafficatissima rotatoria dell’Albera, all’incrocio tra via Fermi e viale San Lazzaro, nel nuovo rondò dietro il centro commerciale Auchan, e ad Altavilla, tra via Mascagni e via Vivaldi: le madonnine, è proprio il caso di dirlo, spuntano come funghi. E mentre i vicentini s’interrogano se prima o poi le statuette lacrimeranno anche sangue, c’è chi, con l’aiuto dell’oscurità, ne approfitta per continuare la sua missione: far parlare di sé e ridersela di nascosto.



Fonte: il Giornale di Vicenza

mercoledì 20 gennaio 2010

A volte ritornano

A Trissino sono riapparse!

Qualche mese fa le madonnine di Via dei Manni a Trissino erano scomparse misteriosamente, probabilmente in seguito ad un danno causato da un atto vandalico. A suo tempo ci eravamo chiesti che fine avessero fatto e perchè fossero state rimosse tutte e tre le statuine. Ebbene ce lo chiediamo ancora, ma con meno preoccupazione: oggi l'aiuola è di nuovo presidiata!

Semmai ci dovremmo fare altre domande, del tipo: sono le stesse restaurate e sbiancate? Manca la terza, dov'è finita? Tornerà mai?

Ai posteri l'ardua sentenza, pardon risposta.

To be continued...




Segnalazione di: Mauro

martedì 19 gennaio 2010

lunedì 18 gennaio 2010

Io & il Papa

Avvistamento numero 11

Piazza Stazione, Chiampo (Vi).
L'ennesima madonnina è comparsa ai piedi del Papa.
Bianco su bianco ad ulteriore protezione del paese.
Direi che da quelle parti si possono dormire sonni tranquilli.
To be continued...




Segnalazione di: Daniela

martedì 12 gennaio 2010

Le Tre Marie (quelle vere)

Avvistamententi numero 8, 9 e 10!

Signore e signori, siamo lieti di presentarvi: le Tre Marie di Brogliano.

No, non è una marca tarocca di pandori.
E' l'ennesimo avvistamento divino (multiplo).
Per la gioia degli avventori della rotatoria, che a Brogliano (Vi) incrocia Via Stazione e Via Marconi.

Vedere per credere.
To be continued....

P.s.: siamo tornati!



Segnalazione di:
Daniela

mercoledì 7 ottobre 2009

Un piedistallo per due

Avvistamento numero 7

Potremmo essere di fronte ad un nuovo fenomeno di migrazione. Le madonnine abbandonano Trissino e si trasferiscono a Tezze per la gioia e la sicurezza degli automobilisti locali. Scherzi a parte, questo è un vero e proprio nuovo avvistamento, in quanto se è vero che a Trissino c'erano e sono sparite, in quell'incrocio di Tezze non vi era traccia di statuette fino a qualche settimana fa.

Questo significa che la situazione è in continua evuluzione, che il fenomeno delle madonnine della strada è ancora in espansione... To be continued...





mercoledì 16 settembre 2009

Scomparse!

Rieccoci! Dopo la (troppo) lunga pausa estiva riprendiamo il nostro personalissimo tour nel verde comunale a "caccia" di statuine et similia. Le ferie ci hanno portato in dote nuove apparizioni (prossimamente su questi schermi), ma anche qualche clamorosa scomparsa. Ricordate il primo avvistamento? No? Lo immaginavo, comunque si trattava delle prime tre madonnine censite in Via dei Manni a Trissino (provincia di Vicenza ovviamente). Ci siamo adesso? Sì?

Beh, non ci sono più, scomparse! Testimoni (ok sono sempre io mi avete scoperto) ne avevano notata una di decapitata (la più grande)! Forse danneggiata nelle operazioni di sfalcio dell'erba, forse sfregiata da qualche vandalo, forse vittima dagli agenti atmosferici (improbabile, a meno che non si sia beccata un chicco di grandine grosso come mela). Fatto sta che per alcuni giorni è rimasta lì senza testa a proteggere l'incrocio, anche se coadiuvata dalle sue due piccole colleghe, poi è scomparsa portandosele dietro.

Le domande sono le solite, ma questa volta al contrario: chi le ha rimosse? E perchè? Non era sufficiente togliere quella danneggiata? Mah... To be continued....



mercoledì 22 luglio 2009

Avvistamenti collettivi (5 e 6)

Prima delle ferie eccovi due nuovi avvistamenti (se durante tutto questo tempo senza segnalazioni ve lo siete chiesti, la risposta è "No, non ci siamo stancati" e "No, le madonnine non sono finite, anzi"). Queste due statuine giacciono a bordo strada tra sterpaglie e cartaccie gettate al volo dai soliti viandanti distratti (e maleducati). Forse sono solo brutti ricordi, forse solo ringraziamenti chissà, ma di certo meritano lo stesso una foto e di entrare nel club delle Madonnine della Strada. Buone ferie!!!

Via Molinetto (Arzignano,Vicenza)






Via Montorso (Montorso, Vicenza)







Segnalazione di: Daniela

martedì 23 giugno 2009

Quarto avvistamento

Dopo una piccola pausa di riflessione torniamo ad occuparci del fenomeno “Madonnine della Strada”, inserendo una nuova coppia di statuette fotografate in zona Villabella (Vr), quindi non lontano dal luogo del precedente avvistamento.

Una delle due, a sorpresa, è colorata d’azzurro. Guardare per credere.










Segnalazione di: Daniela

mercoledì 27 maggio 2009

Simpatiche ipotesi

Apriamo quest’oggi l’angolino delle simpatiche ipotesi. Lo faccio innanzitutto per gli amici che in questo periodo (oltre a darmi del pazzo - buontempone) si arrovellano il cervello in mio onore cercando una qualche spiegazione all’enigma “Madonnino-stradale”. Tra le migliori ipotesi di questa settimana non possiamo non citare:

1- Le Madonnine potrebbero segnalare la presenza di autovelox in zona (by Ugo).

2- La presenza di più Madonnine nel medesimo incrocio potrebbe fornire agli automobilisti una speciale graduatoria circa l’effettiva pericolosità dell’incrocio stesso. Ovvero, una statuetta = poco pericoloso, due = nella media, tre = abbastanza pericoloso, quattro = pericoloso e via così (by Daniela).

3 – Le Madonnine potrebbero indicare se il tuo comune risulta coperto da assicurazione divina (by Mauro).

Terzo avvistamento

Il terzo avvistamento in verità potrebbe essere il quarto o addirittura il quinto se solo avessimo avuto modo di fotografare tutte le statuette che abbiamo scovato in zona, tuttavia lo proponiamo come tale, perché ha un significato particolare: si tratta del primo sconfinamento dalla provincia di Vicenza!

Località Villanova, tra S.Bonifacio e Soave (quindi provincia di Verona ok?), ai piedi di un monumento posto su un’isola verde di un incrocio, si fa notare facilmente l’ennesima Madonnina della Strada. La nostra new-entry bianca che più bianca non si può, appare della stessa “famiglia” delle precedenti, ma un pochino più curata (forse aiutata dalla presenza del monumento). Sarà opera della stessa mano? Chi lo sa…(continua!).





Segnalazione di: Daniela

lunedì 25 maggio 2009

Madonnine su carta stampata

Rieccoci. No, non siamo andati in vacanza. In questi giorni stiamo raccogliendo diverso materiale per il blog e sistemando le foto di nuovi e "sconvolgenti" avvistamenti. Tra erbacce sempre più alte e nuvole di smog, continuano quindi a spuntare le nostre madonnine della strada.

Leggendo qua e là in internet, inoltre, abbiamo saputo dell'esistenza di alcuni articoli del Giornale di Vicenza che fanno al caso nostro, ma sono risalenti alla scorsa estate (o giù di lì) e al momento non siamo in possesso dei testi. Per chiunque volesse aiutarci a rintracciarli o ne avesse casualmente un copia in casa, questi sono i titoli e rifermenti degli articoli:

«Le Madonnine alle rotatorie non evitano incidenti»
15/09/2008 - pag. 18
Madonnine, un’auto centra una statuetta “fantasma”
27/08/2008 - pag. 23
Madonnine in rotatoria Il giallo è risolto a metà
18/08/2008 - pag. 15
Due sono comparse anche a Brendola
18/08/2008 - pag. 15
Rotatorie come capitelli. Il giallo delle Madonnine.
10/08/2008 - pag. 15

Per gli invii o le segnalazioni, l'e-mail è sempre la stessa: canidariporto@gmail.com

giovedì 14 maggio 2009

Secondo avvistamento

Poche ore ed eccoci di fronte ad un nuovo duplice avvistamento, da Trissino ci spostiamo di pochi km. e arriviamo ad Arzignano. Anche in questo caso le statuine appaiono identiche e sono poste in entrambi i lati dell’aiuola: in entrata ed in uscita dell’incrocio. Alla luce dell’articolo pubblicato da “Il Giornale”, il ritrovamento di queste due nuove madonnine ad Arzignano assume un certo significato, soprattutto se è vero che laggiù vi risiede il creatore materiale di queste piccole opere d’arte. Attenzione, abbiamo detto il creatore e non colui o colei che le installa nel verde comunale. I motivi delle istallazioni poi, appaiono essere molteplici (e ogni giorno aumentano).

Proveremo ad elencarne qualcuno nei prossimi post, intanto, per non perdere il conto, vi informo che con queste le madonnine avvistate sono già cinque…(continua!)










Segnalazione di: Daniela

martedì 12 maggio 2009

L'articolo de "Il Giornale"

A sorpresa, oggi spulciando un Google mi sono imbattuto in questo articolo molto interessante datato 26 agosto 2008. Naturalmente non chiarisce del tutto il fenomeno, ma aiuta un po' a capirlo non senza creare, però nuovi interrogativi.

La parte evidenziata in blu ci riguarda da vicino...


Spariscono e riappaiono. È giallo sui «viaggi» delle Madonnine votive
di Marino Smiderle (fonte "Il Giornale")

A Vicenza le Madonnine compaiono, d’incanto, per abbellire le rotatorie o, forse, per renderle più sicure chiedendo intercessione a chi ha più poteri dell’assessore alla viabilità. A Padova e nei colli Berici, invece, le Madonnine spariscono, rubate dai capitelli per chissà quale misterioso motivo, visto che il valore materiale delle statue trafugate è trascurabile. Ma forse qualcuno ha deciso di «liberarle», un po’ come accade ai nanetti colorati da giardino.
È un’estate misteriosamente mariana, quella che sta scorrendo tra le province di Vicenza e Padova. Un modo singolare, butta là chi se ne intende, per celebrare il centocinquantesimo anniversario delle apparizioni di Lourdes.
A mescolare le carte in questo intrigo di simboli sacri ci ha pensato l’ultimo ritrovamento di una statuina a Teolo (Padova), in un parco giochi. La stessa Teolo che, il 9 agosto scorso, si era svegliata col capitello di Fonte Canola saccheggiato: la statua alta 90 centimetri e del peso di 90 chili, raffigurante la Madonna di Lourdes, non c’era più, portata via di notte, da chissà chi. N.Q., proprietario del capitello, ha presentato subito denuncia ai carabinieri di Bresseo. Quando, nei giorni scorsi, alcuni ragazzini giocando al parco del Donatore, nel quartiere di San Biagio, a Teolo, si sono imbattuti in una statua di gesso della Madonna di Lourdes, il giallo sembrava risolto.
«Signor Q., venga subito in caserma, forse abbiamo trovato la sua statua». Il tono dei carabinieri era speranzoso. Del resto, non ci vuole Sherlock Holmes per dichiarare chiuso il caso: sparisce una statua della Madonna a Teolo, si ritrova una statua della Madonna a Teolo, tutto a posto. «Purtroppo quella statua l’ho lasciata in caserma - ha detto sconsolato Q. -. Non era quella che mi è stata rubata. Io spero che salti fuori, nell’attesa ho messo due statuine di poco valore. Poi, quando la trovo, state certi che ci metto una grata di ferro per impedire che me la portino via di nuovo».
Nei vicini colli Berici, intanto, si sarebbero fatti vivi altri ladri sacrileghi, o forse sono gli stessi, chi lo sa. Da due capitelli di Lumignano, frazione di Longare (Vicenza), sarebbero sparite altre due Madonnine. Anche queste di scarso valore commerciale, ma di grande valore spirituale per gli abitanti della zona. Ma la notizia è avvolta dal dubbio e da Lumignano non arrivano conferme.
In compenso, dal mese di luglio, in diversi incroci di Vicenza città, sono comparse e continuano a comparire diverse statue mariane, con tanto di piedistallo. Sono tutte uguali, alte una trentina di centimetri, sistemate su una colonna di cemento. Non si sa chi le abbia messe, anche se non è stato difficile risalire a chi le costruisce. È un quarantenne di Arzignano, lavora in un’impresa edile, e la devozione mariana della sua famiglia arriva da lontano, da quando, per la precisione, suo padre ebbe un terribile incidente stradale. Il camion su cui viaggiava precipitò per una decina di metri e lui uscì illeso. In quel luogo, il ponte di San Zeno, venne messa una statuina della Madonna che, negli anni Novanta, qualcuno pensò bene di decapitare. Di qui la passione per il genere.

Comunque sia, il produttore di questi simboli sacri non c’entra con la distribuzione agli incroci di Vicenza e, da qualche settimana, anche ai crocicchi e alle rotonde di Brendola, Altavilla Vicentina e Arzignano. Lui si limita a vendere o a regalare le statue. Statue che, per inciso, al momento nessuno ha pensato di rimuovere. Non ci sono statistiche al riguardo, ma pare che gli incidenti siano diminuiti e che, quindi, lo scopo dello spacciatore di preghiere sia stato raggiunto. Il signor Q. di Teolo, eventualmente, sa a chi rivolgersi per ridare santità e serenità al proprio capitello.

lunedì 11 maggio 2009

Il primo avvistamento

Il primo avvistamento in realtà risale a qualche tempo fa ed in un certo senso può essere considerato il padre fondatore di questo blog. L’ispiratore di questa specie di “inchiesta”, che vorrei condurre a tempo perso e per pura e semplice curiosità (non cerco nessun colpevole, né voglio criticare queste opere di diffusione religiosa, l’intento è solo quello di farmi un’idea di quella che a mio avviso pare essere una nuova moda e raccogliere eventualmente altre segnalazioni).

Vi dicevo quindi, che il tutto è nato dal mio spirito di osservazione e da una sana (credo) curiosità in merito, che mi porta a farmi di continuo delle domande. Domande che ovviamente ancora non hanno risposta. E’ stato infatti, passando davanti a questa aiuola (anche per più volte al giorno) che ho notato inizialmente la presenza di una Madonnina bianca, probabilmente di gesso e ho cominciato a fare supposizioni sul perché della sua presenza lì in mezzo: “E’ un modo per ricordare un defunto della strada?” mi chiedevo oppure “E’ posta a protezione dell’incrocio?”. Poi però, mi sono accorto che ce n’era una di sostanzialmente identica esattamente dall’altro lato dell’aiuola e quei “Può essere che..” che in un primo momento potevano sembrare risposte plausibili alle mie domande sono caduti uno dopo l’altro. Sostituiti da altri dubbi.

“Possibile che una non bastasse?”.

“Possibile che siano state collocate da persone diverse e per motivi diversi?”.

Sì, tutto è possibile, certamente, ma a mio modo di vedere “la cosa” sembra un pochino strana. Voglio dire: “Se quell’incrocio è così pericoloso da richiedere la presenza di ben due Madonnine, allora nelle metropoli dovrebbero mettercene un esercito!”. E non sarebbe certo un brutta cosa se ciò fece ravvedere qualche scapestrato automobilista!
Insomma, i dubbi in merito col tempo, anziché diminuire sono aumentati, ma c’è di più. Se queste due piccole statue da sole mi hanno incuriosito parecchio, immaginatevi cosa è successo quando ne ho visto comparire una terza!

Sì, una terza avete capito bene! Più piccola rispetto alle due già presenti, ma adagiata affianco ad una di esse. “E adesso?” mi sono detto, “Cosa può essere successo?”. Qualche avvenimento deve essermi sfuggito per forza. Della serie “Chi ha fatto cosa?”, forse mi sarebbe bastato chiedere in giro o ascoltare le voci del paese (la gente mormora e lo fa di gusto), ma non l’ho fatto ed ora sono qui a farmi di continuo le stesse domande. E a notare altre apparizioni di gesso nel verde stradale dei paesi limitrofi…(continua!)